Il rimpianto si preoccupa delle singole azioni e delle loro conseguenze.
Il ravvedimento va più in profondità, all’essenza di noi stessi. Ci porta alla consapevolezza del bisogno di cambiamento profondo.
La parola “ravvedimento” va sempre meno di moda, ma l’unico modo per cambiare davvero noi stessi e, di conseguenza, le nostre azioni non si trova nel rimpianto, ma nel ravvedimento.
“La tristezza secondo Dio produce un ravvedimento che porta alla salvezza, del quale non c’è mai da pentirsi”
(II Corinzi 7:10)